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Guida Fedora KDE.tex
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\documentclass[italian,a4paper,12pt,oneside]{book}
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\usepackage{forest}
\setcounter{secnumdepth}{3}
\setcounter{tocdepth}{1}
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\usepackage{babel}
\usepackage{microtype} % migliora espansione dei font. Suggerito su ``L'arte di scrivere in LaTeX, pag. 45''
\usepackage{indentfirst} % indentazione anche su primo paragrafo. Suggerito su ``L'arte di scrivere in LaTeX, pag. 45''
\usepackage{booktabs} % serve per le tabelle. Suggerito su ``L'arte di scrivere in LaTeX, pag. 85''
\usepackage{caption} % serve per le tabelle. Suggerito su ``L'arte di scrivere in LaTeX, pag. 85''
\definecolor{fblue}{RGB}{92,144,192}
\definecolor{fgreen}{RGB}{34,162,70}
\newcommand\myfolder[2][fblue]{%
\begin{tikzpicture}[overlay]
\draw[fill=#1!82!black]
(-20pt,14pt) --
(-17pt,17pt) --
(-1pt,17pt) --
(1pt,19pt) --
(12pt,19pt) --
(14pt,17pt) --
(17pt,17pt) --
(20pt,14pt) -- cycle;
\draw[line width=0.75pt,white]
(-18.5pt,14pt) --
(-15.5pt,16.5pt) --
(0.5pt,16.5pt) --
(2pt,18.3pt) --
(10.5pt,18.3pt) --
(12.5pt,16.5pt) --
(15.5pt,16.5pt) --
(18.5pt,14pt) -- cycle;
\draw[rounded corners,top color=#1,bottom color=#1!30]
(-23pt,14pt) --
(23pt,14pt) --
(21pt,-14pt) --
(-21pt,-14pt) -- cycle;
\draw[rounded corners,line width=1pt,white]
(-22pt,13pt) --
(22pt,13pt) --
(20pt,-13pt) --
(-20pt,-13pt) -- cycle;
\end{tikzpicture}%
\makebox[0pt]{\raisebox{-3pt}{{\ttfamily\small #2}}}
}
\geometry{textheight=24.2cm,textwidth=16cm}
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\frenchspacing
\date{}
\title{
\huge \textbf{**BOZZA**} Guida semplificata a
\newline
\newline \includegraphics[width=1\textwidth]{Immagini/kde-tagline.png}}
\author{Germano Massullo}
\makeindex
\begin{document}
\frontmatter % inizia la numerazione con numeri romani
\maketitle
\tableofcontents
\chapter*{Prefazione}
Questa è una breve guida a Fedora, scritta per venire incontro alle esigenze
di coloro che per la prima volta utilizzano questo sistema operativo.
L'intento è quello di far familiarizzare le persone con le componenti fondamentali
del sistema. Dato che non tutti dispongono di tempo per andare a leggere
in maniera approfondita un manuale, la guida è stata divisa in due parti:
una con nozioni sintetiche, una con nozioni estese.
Il principio cardine che ha guidato la scrittura di entrambe le parti, è il mantenimento
di un linguaggio semplice e conciso, così da render piacevole e scorrevole la lettura.
\mainmatter % inizia la numerazione con numeri cardinali
\part{Nozioni sintetiche}
\chapter{Introduzione}
Fedora è un sistema operativo basato su kernel Linux, potente, veloce e stabile, per un utilizzo quotidiano.
Creato da una comunità di persone residenti in tutto il mondo. È possibile utilizzarlo,
studiarlo e condividerlo liberamente.
Chiunque può partecipare al miglioramento di Fedora, a prescindere dal grado di conoscenze informatiche:
si può contribuire ad esempio aderendo a gruppi di traduttori di lingue,
di grafici, di comunicazione, marketing, eccetera.
La comunità è strutturata con vari organi i quali componenti vengono eletti ogni due anni.
Ogni persona che contribuisce al progetto Fedora può votare liberamente.
Il dialogo nella comunità è aperto e ognuno può sottoporre il proprio punto di vista.
Per fare un esempio, qualora una persona riscontri un difetto, potrà aprire una segnalazione
e parlare direttamente con chi ha realizzato la porzione di programma in oggetto.
\section{Le quattro fondamenta}
\textit{Il testo del presente paragrafo è preso dalla pagina web
\newline \texttt{https://fedoraproject.org/wiki/Foundations/it}}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.3\textwidth]{Immagini/4Foundations.png}
\end{center}
Le quattro fondamenta sono i valori basilari della comunità Fedora. Esse scaturiscono dal lavoro
del progetto marketing di Fedora, ed hanno sostituito il vecchio slogan "infinity, freedom, voice",
nato dalla progettazione del logo Fedora, rappresentando una parte importantissima ed efficace del
marchio Fedora e della sua immagine, ma non sufficiente a descrivere i nostri valori fondamentali
in modo chiaro ed efficace.
\subsection*{Freedom (Libertà)}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.1\textwidth]{Immagini/4Foundations-freedom100px.png}
\end{center}
In informatica vuol dire impegno ad usare, sviluppare e diffondere software e contenuti liberi
Le persone appartenenti al Fedora Project si impegnano a sostenere questa libertà, come obiettivo primario della
missione. Affiancando soluzioni alternative libere a codice e contenuti proprietari, è possibile
migliorare lo stato complessivo sia del software che dei contenuti, liberi ed open source, limitando
gli effetti di contaminazione del codice proprietario o vincolato da brevetti sul Progetto.
Per questo motivo, e in virtù soprattutto della sopravvivenza dello sviluppo del software in
generale, che come fonte di conoscenza deve essere/rimanere libera e universale, si evitano
scorciatoie quali includere in Fedora software proprietario o gravato da brevetti,
o il loro uso per creare software. In virtù della nostra scelta, il Fedora Project è in grado di:
\begin{itemize}
\item fornire rilasci regolari e al 100\% legalmente distribuibili per tutti;
\item sostenere l'innovazione nel software libero ed open source per fornire soluzioni
pari o superiori al codice chiuso o proprietario;
\item creare soluzioni completamente libere che chiunque possa emulare
o copiare, interamente o in parte, per i propri scopi.
\end{itemize}
\subsection*{Friends (Amici)}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.1\textwidth]{Immagini/4Foundations-friends100px.png}
\end{center}
Il punto di forza della nostra comunità.
La comunità Fedora è composta da tante persone diverse, che lavorano insieme per migliorare
il software libero. Come tra amici, occasionalmente si può essere in disaccordo su
certi dettagli, ma nella sostanza cerchiamo sempre di trovare un consenso condiviso
per servire gli interessi del software libero. Crediamo in una salda collaborazione
tra Red Hat e la nostra vasta comunità di volontari, dal momento che entrambe
forniscono contributi essenziali al successo del Fedora Project.
Se credi nei nostri valori, puoi entrare a far parte di Fedora, indipendentemente dal tuo livello
di conoscenza tecnica. (Non hai bisogno di un Master o di un dottorato di
Ricerca alla NASA per farne parte! :-)) .
\subsection*{Features (Funzionalità)}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.1\textwidth]{Immagini/4Foundations-features100px.png}
\end{center}
La nostra attenzione per l'eccellenza.
La comunità Fedora ha realizzato e continua a realizzare tante soluzioni
tecniche che nel corso del tempo hanno reso Linux potente, flessibile ed
usabile per milioni di utenti, amministratori e sviluppatori in
tutto il mondo. Per noi è importante:
\begin{itemize}
\item migliorare le soluzioni per gli utenti finali
\item creare ambienti più flessibili e potenti su cui costruire nuove soluzioni basate su software libero.
\end{itemize}
Entrambi i cambiamenti vengono sviluppati direttamente in collaborazione con le comunità software
a monte il cui lavoro è parte della distribuzione Fedora. Tale collaborazione si intensifica quando
esistono opportunità di miglioramento, cosicché tutti gli utilizzatori di software libero ne possano
beneficiare, indipendentemente dalla distribuzione scelta.
Il nostro sviluppo delle caratteristiche progettuali è sempre fatto apertamente
e con trasparenza, e chiunque può partecipare.
\subsection*{First (Primi)}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.1\textwidth]{Immagini/4Foundations-first100px.png}
\end{center}
\textbf{First} Il nostro impegno per l'innovazione.
Fedora è il risultato del lavoro di tanti appassionati, il cui costante
impegno è indirizzato ad offrire il software libero più recente e stabile, oltreché
robusto, utile e potente. Esaminando il programma
Fedora, si può notare che la direzione di sviluppo del S.O. prende
in considerazione sia le esigenze dell'utente casalingo, che quelle
dell'utente business. Il nostro rapido ciclo di rilascio è un
fattore di successo nella nostra capacità di innovare.
Sappiamo anche che esiste già una certa stabilità a lungo termine
nell'ecosistema Linux, e una varietà di distribuzioni Linux orientate
alla comunità o alle aziende. Tuttavia, l'obiettivo di migliorare il
software libero ha indotto il Fedora Project a seguire una strategia
che preservi la spinta innovativa del nostro progresso tecnico,
collaterale, e di creazione di comunità.
Fedora aspira sempre a fornire il futuro, \textbf{First}.
\cleardoublepage
\chapter{Funzionamento del sistema}
\section{Struttura cartelle}
In Fedora le cartelle formano una struttura gerarchica alla cui cima vi è una
cartella chiamata \texttt{cartella radice} o \texttt{root} (in inglese). Essa è
identificata dal simbolo \texttt{/}
\newline La cartella principale che l'utente utilizza è quella con il suo nome,
presente all'interno della directory \texttt{home}. Al suo interno vi sono salvati
file come documenti, foto e musica.
Quando si cita una cartella (ad esempio \texttt{anna}) utilizzando il suo
``indirizzo'' completo: si scriverà \newline \texttt{/home/anna}
\newline Le altre cartelle mostrate nella seguente figura, sono riservate al sistema
e per il momento non sono di nostro interesse
%\begin{figure}[h]
% \centering
% \includegraphics[width=0.8\textwidth]{Immagini/Albero_cartelle.jpg}
% \caption{Albero cartelle}
% \label{fig:Albero cartelle}
%\end{figure}
\begin{figure}[h]
\centering
\begin{forest}
for tree={
parent anchor=south,
child anchor=north,
node options={inner sep=11pt},
l sep=25pt,
s sep=40pt,
}
[\myfolder{/}
[\myfolder{bin}]
[\myfolder{dev}]
[{\myfolder[fgreen]{home}}
[{\myfolder[fgreen]{anna}}
[{\myfolder[fgreen]{documenti}}]
[{\myfolder[fgreen]{immagini}}]
]
[{\myfolder[fgreen]{claudio}}
[{\myfolder[fgreen]{documenti}}]
[{\myfolder[fgreen]{immagini}}]
]
]
[\myfolder{media}]
[\myfolder{mnt}]
[\myfolder{usr}]
]
\end{forest}
\caption{Albero cartelle in Linux}
\label{fig:Albero cartelle in Linux}
\end{figure}
La prima domanda che sorge potrebbe essere: ``dove vanno a finire i dischi esterni, le periferiche USB, i DVD?''
La risposta è: dopo il loro collegamento, vanno a finire (in gergo: ``vengono montati'') dentro la cartella \texttt{media}.
La cartella in alto con il simbolo / è la cartella root (radice). Essa è la
cartella che contiene tutte le altre sottocartelle nei sistemi operativi
Linux e UNIX. Viene chiamata radice in quanto si trova in cima all'albero rovesciato
che rappresenta la
\cleardoublepage
\section{Interfaccia grafica KDE Plasma}
\begin{center}
\includegraphics[width=0.1\textwidth]{Immagini/kde-logo.png}
\end{center}
Normalmente si è abituati al concetto che ogni sistema operativo abbia una propria interfaccia
grafica che lo caratterizza. Fedora al contrario, può avere più interfacce grafiche, ognuna di esse
con marcate differenze rispetto alle altre.
L'interfaccia trattata su questa guida si chiama \texttt{KDE Plasma}. Essa è un ambiente
grafico che coniuga una grande semplicità di utilizzo, con una elevata possibilità di personalizzazione .
Per una lettura più approfondita si \underline{consiglia fortemente} la consultazione
della sezione aiuto presente nel computer. Essa tratta con semplici didascalie,
ogni dettaglio di tutte le componenti del sistema.
Per accedervi, andare in \texttt{Menù applicazioni->Aiuto}, oppure premendo il tasto
\texttt{F1}. In quest'ultimo caso, si aprirà la guida direttamente alla sezione
riguardante il programma in uso.
Di seguito vengono analizzati gli elementi principali di KDE Plasma, con il quale
un utente si trova in contatto quotidianamente.
\subsection{Pannello di KDE Plasma}
\begin{center}
\includegraphics[width=1\textwidth]{Immagini/pannello.png}
\end{center}
La barra posta nella parte inferiore dello schermo si chiama \texttt{pannello}.
Esso è costituito da varie componenti:
\begin{enumerate}
\item menù di avvio delle applicazioni;
\item gestore dei processi;
\item vassoio di sistema.
\end{enumerate}
Cliccando con il pulsante destro del mouse su ognuno di essi, è possibile accedere alle
relative opzioni, che contengono innumerevoli personalizzazioni. Tale consiglio è valido
per le altre parti del sistema operativo: cliccare con il pulsante destro del mouse
rivela sempre utili opzioni non visibili altrimenti.
\paragraph{Menù di avvio delle applicazioni}
\hfill\newline Il menù di avvio delle applicazioni è diviso per categorie (grafica, internet,
ufficio, ecc.). È presente una sezione
preferiti dove si possono inserire le applicazioni più utilizzate.
Infine è presente la voce \texttt{aiuto} che contiene la guida di KDE Plasma,
la cui lettura è consigliata.
\paragraph{Gestore dei processi}
\hfill\newline
Il gestore dei processi mostra le applicazioni in esecuzione.
\paragraph{Vassoio di sistema}
\hfill\newline Il vassoio di sistema mostra le icone dei servizi che gestiscono le periferiche USB,
\begin{center}
\begin{tabular}{ll}
\toprule
Simbolo & Descrizione \\
\midrule
\includegraphics[width=0.06\textwidth]{Immagini/klipper.eps} & Mostra le cose che si sono copiate,
come quando si opera in un testo.\\
\midrule
\includegraphics[width=0.06\textwidth]{Immagini/device.eps} & Mostra le periferiche USB collegate
e ne permette la rimozione sicura\\
\bottomrule
\end{tabular}
\end{center}
\cleardoublepage
\section{Installazione dei programmi}
Chiunque abbia bisogno di un programma per una particolare
esigenza, di solito ha già in mente il nome del software da installare sul proprio
computer. Per quanto riguarda programmi compatibili con Linux, è consigliabile effettuare
una ricerca su internet, in quanto i loro nomi potrebbero essere differenti.
Normalmente si è abituati ad installare i programmi facendo doppio click
sul file di installazione che si è scaricato da internet. Su Fedora il cosiddetto
``file di installazione`` è un file pacchetto RPM.
In Fedora un pacchetto RPM può essere installato in due modi diversi:
\begin{itemize}
\item In maniera automatica dal gestore dei programmi (Apper);
\item Scaricando manualmente da internet un file pacchetto RPM;
\end{itemize}
\paragraph{Gestore dei programmi \texttt{Apper}}
\begin{center}
\includegraphics[width=1\textwidth]{Immagini/Apper.png}
\end{center}
È il gestore dei pacchetti permette l'installazione e la rimozione dei programmi.
Essi sono divisi per categorie, ed è possibile operare una ricerca qualora si conosca già il
nome del software desiderato.
Una volta trovato, Apper effettua lo scaricamento e l'installazione in maniera del tutto autonoma.
Il gestore dei programmi, per svolgere le sue funzioni, attinge ai server di Fedora,
chiamati anche \texttt{repository}. In essi è presente solamente Software Libero.
Tra i due modi di installare pacchetti RPM, questa è la scelta consigliata.
\paragraph{File pacchetto RPM}
Qualora il programma desiderato non sia presente nei \texttt{repository},
si può cercare un file RPM su internet. Dopo averlo scaricato, basterà un doppio click
per iniziare l'installazione.
\section{Gestore dei file}
\begin{center}
\includegraphics[width=1\textwidth]{Immagini/Dolphin.png}
\end{center}
Il gestore dei file di KDE Plasma si chiama Dolphin. Esso è altamente personalizzabile,
e permette l'apertura di più tab per poter tenere aperte più cartelle contemporaneamente.
Sul lato sinistro vi è il pannello delle risorse, mentre a destra vi è l'anteprima dei file.
\subsection{Pannello risorse}
Il pannello risorse, contiene:
\begin{itemize}
\item le partizioni dei dischi%
;
\footnote{Definizione di partizione al paragrafo \ref{Dischi rigidi}}
\item dispositivi rimovibili (come le ''penne USB``);
\item collegamenti a cartelle
\end{itemize}
Qualora si voglia aggiungere il collegamento a una cartella che si utilizza
spesso, si deve cliccare con il tasto destro del mouse sulla cartella
e selezionare la voce \texttt{Aggiungi a Risorse}.
\chapter{Risoluzione problemi}
\section{Problemi ambiente grafico}
\subsection{Barra applicazioni (pannello KDE) danneggiata / malfunzionante}
La cosa migliore da fare è cliccare con il destro eliminando i vari
componenti finché non si riesce ad eliminare il pannello. Dopodiché
cliccando nuovamente con il destro sul desktop, selezionare
\texttt{
aggiungi~nuovo~pannello~->~pannello~predefinito
}
e si avrà di nuovo una barra applicazioni perfettamente funzionante.
Il consiglio è di bloccare il pannello per evitare danni accidentali.
\section{Altri problemi}
\subsection{Ho una stampante HP, come posso fare per utilizzarla?}
Le stampanti di tutte le marche vengono riconosciute automaticamente quando si
collega il cavo USB. Tuttavia la HP ha messo a disposizione un software
che permette una migliore gestione della stampante. Per installarlo aprire \texttt{Apper}
ed installare il programma \texttt{hplip-gui}. Dopodiché andare nel menù e
aggiungere manualmente la stampante.
\subsection{Posso utilizzare il mio scanner?}
Si, basta installare il pacchetto \texttt{skanlite} .
Qualora lo scanner non fosse riconosciuto, controllare se è presente nella lista
\texttt{http://www.sane-project.org/sane-mfgs.html} . In caso affermativo,
chiedere assistenza sul forum \texttt{http://www.fedoraonline.it}
\subsection{Libreoffice in inglese}
Installare dal gestore software (applicazioni), il pacchetto
texttt{libreoffice-langpack-it}
\subsection{I filmati di Youtube scattano}
Purtroppo la tua combinazione di CPU e scheda grafica non sono abbastanza
potenti per gestire filmati in flash di Youtube. Prova la versione
HTML 5 di Youtube, attivabile all'indirizzo
\texttt{www.youtube.com/html5}
\subsection{Perché sono presenti più voci di Fedora nel menù di scelta del sistema operativo?}
Quando si accende il computer, vi possono essere più voci di Fedora menù di scelta del sistema operativo.
Ciò accade in quanto ad ogni aggiornamento del kernel del sistema operativo, le tre versioni
precedenti vengono mantenute per precauzione in caso di problemi con una versione più recente.
La voce più in alto è sempre la più recente, come si può notare dal numero progressivo che la caratterizza.
\part{Nozioni estese}
\chapter{Nozioni estese di Linux}
\section{Linux e le distribuzioni}
Linux spesso e volentieri viene definito come un sistema operativo. In realtà è un \texttt{kernel}. Il kernel è
il nucleo del sistema operativo: gestisce l'hardware del computer, ed esegue molte altre operazioni
che non sono oggetto della presente guida.
Dato che un utente non può utilizzare il computer solo con un kernel, (un po' come guidare un'automobile
avendo a disposizione solo il motore), intorno ad esso sono state sviluppate applicazioni di vario
genere come interfacce grafiche, browser internet, programmi per l'ufficio, utility, eccetera.
Queste applicazioni insieme al kernel, formano una cosiddetta \texttt{distribuzione Linux}.
Nel mondo sono presenti decine di varie distribuzioni, Fedora è una di esse.
\section{Interfaccia grafica ed Interfaccia testuale}
Normalmente si è abituati ad utilizzare il computer attraverso programmi dotati di
interfaccia grafica (GUI = Graphic User Interface) con il quale si può interagire
cliccando con il mouse. Essi sono chiamati programmi con \texttt{interfaccia grafica}.
In un sistema operativo basato su kernel Linux, oltre a programmi del genere sopracitato,
sono presenti programmi con \texttt{interfaccia a riga di comando} (TUI = Text User Interface, oppure chiamate anche
CLI = Command Line Interface). Per rendere l'idea, sono programmi
come nell'immagine
AGGIUNGERE FIGURA
Per interagire con un programma con interfaccia a riga di comando, occorre scrivere ``da qualche parte''
dei comandi sulla tastiera. Questo ``da qualche parte'' è la \texttt{shell} di sistema (spesso chiamata
anche \texttt{terminale} o \texttt{console dei comandi}).
\subsection{Console dei comandi}
Man
per uscire premere il tasto \texttt{q}
Quando si utilizza la console dei comandi, per eseguire un programma generalmente
basta scrivere il suo nome e premere invio. Qualora si abbia la necessità di
inserire ulteriori opzioni,
La lista di tali opzioni è disponibile nel manuale del programma
\section{Servizi}
I servizi o demoni, sono dei programmi che girano in sottofondo (background) CONTINUARE PARAGRAFO
\chapter{Filesystem e gestione dei file}
I sistemi operativi basati su kernel Linux possono essere utilizzati da più utenti contemporaneamente.
Tra questi utenti ve ne è uno che ha privilegi di amministratore, il suo nome è \texttt{root}.
Egli è l'unico che può installare i programmi sul sistema e modificare i permessi dei file di tutti gli utenti.
\section{Permessi dei file}
Ogni file presente sul sistema ha un proprietario. Durante un utilizzo normale del sistema neanche ci si accorge
di questa funzionalità, ma è bene descriverla comunque.
Ogni file ha dei permessi che possono essere: lettura, scrittura, esecuzione:
\begin{itemize}
\item lettura (r, da read in lingua inglese): la possibilità di leggere un file;
\item scrittura (w, da write in lingua inglese): la possibilità di scrivere un file;
\item esecuzione (x, da execute in lingua inglese): la possibilità di eseguire il file eseguibile di un programma;
\end{itemize}
questi tre diversi permessi formano la terna rwx e possono essere collegati ad utente, gruppo ed altri utenti:
\begin{itemize}
\item utente: è l'utente proprietario del file;
\item gruppo: è possibile definire un gruppo di utenti che abbia dei
particolariun permessi sul file;
\item altri: sono tutti gli altri utenti che non rientrano nelle due
precedenti categorie.
\end{itemize}
Quando si visualizza un elenco dei file
con il comando \texttt{ls -l} si ottiene una lista del tipo
-rwxrwxrwx 2 root root 0 Jan 1 1970 fattura.pdf
-rwxrwxrwx 2 root root 0 Jan 1 1970 ricevuta.pdf
dove -rwxrwxrwx ha il seguente significato
\begin{center}
\includegraphics[width=0.8\textwidth]{Immagini/permessi_file.pdf}
\end{center}
\section{Tipi di file,``Everything is a file''}
Nei sistemi operativi Linux e UNIX, file, stampanti, hard disk, schede video,
vengono viste come dei file.
Esistono vari tipi di file, ognuno identificato da un carattere speciale
nella casella ``tipo file'' mostrata nella precedente figura.
\subsection{Regular file}
I regular file (file regolari) sono i file come siamo abituati a conoscerli:
jpg, pdf, xml, eccetera. Il simbolo ``tipo file'' è \texttt{-}.
\subsection{Device file}
I dischi fissi, le stampanti e altre periferiche sono viste dal sistema come
un file di tipo device file (file dispositivo). Essi sono generalmente
presenti nella cartella \texttt{/dev} del file system.
\paragraph{Character device}
Sono dei device file (file dispositivo) che possono venir letti dal sistema in maniera
seriale. Un flusso di dati seriale può essere immaginato come una conversazione
a voce con un'altra persona, dove non si può saltare avanti, ma si può ascoltare
una parola per volta in maniera sequenziale. Il simbolo ``tipo file'' è \texttt{c}.
\paragraph{Block device}
Sono dei device file (file dispositivo) che possono venir letti dal sistema in maniera
casuale. Un'analogia può essere una pagina di un libro, dove si può leggere liberamente
in vari punti, saltando da una riga ad un'altra. Il simbolo ``tipo file'' è \texttt{b}.
\subsection{directory}
Le directory (cartelle) vengono viste dal sistema come dei speciali tipi di file.
Il simbolo ``tipo file'' è \texttt{d}.
\subsection{Dischi rigidi: partizioni e filesystem}
\label{Dischi rigidi}
I dati presenti su un disco rigido possono essere divisi in una o più partizioni,
chiamati anche \texttt{volume}. I dati contenuti in ogni partizione sono indicizzati e memorizzati
con un meccanismo chiamato \texttt{filesystem}. Fedora opera con un filesystem libero, chiamato
\texttt{extended filesystem (ext)}. Esso permette di coniugare un'altissima efficienza con
un'altrettanta elevata affidabilità. Non inferiore è la sua flessibilità: paragonato con il
filesystem \texttt{FAT} delle ``penne USB'', permette ad esempio, la creazione di nomi di file con caratteri
accentati e la memorizzazione di file più grandi di 2 GB.
\section{Radice del file system}
Nella cartella /bin ci sono tutti i file eseguibili dei programmi installati
Nella cartella /dev ci sono tutte le periferiche del sistema
Nella cartella /etc sono memorizzati i file di configurazione con le opzioni di configurazione dei programmi installati
Nella cartella /usr (sola lettura) ci sono impostazioni del sistema create dal vendor
Nella cartella /var vi sono i file dove il sistema scrive i dati nel
corso delle sue operazioni
Per installare i programmi su Fedora sua
\chapter{Programmi consigliati}
Di seguito, una lista di programmi che sono installabili liberamente sul proprio sistema
\subsection{Editing multimediale}
\paragraph{Audio}
\begin{itemize}
\item Ardour
\item Audacity
\item Guitarix (simulatore amplificatore chitarra elettrica)
\item Hydrogen (Drum machine / Sequencer)
\item Qtractor (sequencer Audio/MIDI multi traccia)
\item Rosegarden
\item Rakarrack (simulatore amplificatore chitarra elettrica)
\item Yoshimi (sintetizzatore audio)
\end{itemize}
\paragraph{Video}
\begin{itemize}
\item guvcview (registratore HD da dispositivi webcam)
\item Kdenlive
\item Natron editor professionale per il cinema (disponibile sul sito \newline \texttt{http://natron.inria.fr/})
\end{itemize}
\subsection{Grafica}
\paragraph{3D}
\begin{itemize}
\item Blender
\end{itemize}
\paragraph{CAD}
\begin{itemize}
\item DraftSight (disponibile sul sito \newline \texttt{http://www.3ds.com/it/prodotti-e-servizi/draftsight/})
\item FreeCAD
\item LibreCAD
\end{itemize}
\paragraph{Diagrammi}
\begin{itemize}
\item Dia
\item yEd (disponibile sul sito \newline \texttt{http://www.yworks.com/en/products/yfiles/yed/})
\item Libreoffice Draw
\end{itemize}
\paragraph{Fotoritocco}
\begin{itemize}
\item GIMP (fotoritocco generico)
\item Darktable (sviluppo RAW e ritocco di fotografie)
\end{itemize}
\paragraph{Grafica vettoriale e publishing}
\begin{itemize}
\item Inkscape
\item Scribus
\end{itemize}
\paragraph{Pittura digitale}
\begin{itemize}
\item Krita
\item Morevna (animazione 2D, disponibile sul sito \newline \texttt{https:///morevnaproject.org/})
\end{itemize}
\subsection{Ufficio}
\paragraph{Contabilità}
\begin{itemize}
\item GNUCash
\item Homebank
\item Skrooge
\end{itemize}
\paragraph{Mappe concettuali}
\begin{itemize}
\item Freemind
\end{itemize}
\paragraph{Produttività}
\begin{itemize}
\item Libreoffice
\item Calligra
\end{itemize}
\paragraph{Sanità}
\begin{itemize}
\item GNUHealth (gestionale per ospedali ed ambulatori)
\item XMedCon (visore per ecografie, radiografie, TAC, ecc.)
\end{itemize}
\end{document}